Ti suona familiare, vero? Lo credo, è la mia rivisitazione del titolo della canzone che ha fatto conoscere Geolier al grande pubblico o meglio al pubblico grande, al pubblico adulto, insomma a noi donne e uomini della generazione X e dei baby boomer.
Ti confesso una mia attitudine, buona o non buona lascio a te stabilirlo, anche perché non potrei farne a meno, oramai è un’abitudine.
Amo leggere più libri contemporaneamente e di stili, generi e contenuti diversi, perché?
Per aprire la mia mente e vivere più vite pur abitandone una, ma soprattutto per allenarmi a guardare e non vedere, ascoltare e non sentire, affiancare e non guidare, immedesimarmi e non guidicare per migliorarmi e migliorare la vita delle persone che incontro.
Ti ricorda qualcosa? A me sì!
Le linee guida della norma tecnica di qualità UNI ISO 22222:2008 sulla Pianificazione Economica, Finanziaria e Patrimoniale Personale. Le persone, me compresa, vogliono essere accolte, affiancate, supportate, vogliono comprendere ed essere comprese, vogliono essere protagoniste e non comparse della loro vita. Ecco perché entro a gamba tesa nella vita delle persone, voglio essere utile e dare al mio, nostro lavoro il valore sociale che merita.
Questo è il modus vivendi, questo è il mio modus operandi.
Amo le persone e sono innamorata dell’essere umano con le sue diversità e unicità, per questo ogni giorno metto in atto il consiglio datomi, all’età di dieci anni, da Elvira mia nonna materna: “esci con tutti, confrontati con chiunque, condividi il tuo tempo con chi è avanti a te e con chi è distante e dietro di te, ma non dimenticare che il tempo è il contenitore del tuo futuro”. Consiglio che porta con sé tante consapevolezze da diffondere, in primis che siamo unici e in quanto tali ognuno ha i propri bi|sogni e de|sider|i, assioma per cui nessun investimento è valido in assoluto gli strumenti finanziari sono solo il veicolo per traguardare obiettivi di vita personali, famigliari ed aziendali definiti per priorità e tempi. Come? Alimentando relazioni chiare, trasparenti, etiche e durature.
Tempo fa Rita, persona a me molto cara che ha accettato di assistermi per un percorso “Taylor made” di apprendimento veloce e che ho l’onore di affiancare nella costruzione e gestione del suo patrimonio tutto, mi ha detto: le relazioni sono la moneta del futuro. Quanta verità in questa espressione. Le relazioni posso davvero arricchirci, sono oggetti magici, sono portatrici di diverse opportunità: conoscere per davvero le persone, perché nessuno è uguale a ieri; vedere le persone per come sono e non per come vorremmo che fossero; accorgerci di tutto quello accade intorno a noi.
Le relazioni trasformano i conflitti in sinergie, creano empatia e sviluppano fiducia sia nella vita personale che professionale.
Le relazioni, tutte nessuna esclusa, sono scandite da contratti intrisi di doveri ai quali corrispondono diritti che per essere agiti vanno conosciuti, ecco perché sono una fanatica dell’alfabetismo e dell’educazione finanziaria, sì perché per me c’è differenza. Alfabetizzare vuol dire informare, formare le persone, educare vuol dire indicare la strada, dare il buon esempio un po’ come i genitori, primi educatori fanno con i figli. Questi i motivi che mi hanno spinta a occuparmi della formazione per ANASF, anche se la vera spinta gentile l’ho ricevuta da mio figlio Tato, oggi diciottenne, che a soli dodici anni guardandomi ed ascoltandomi mi disse: “mamma tu per chi il patrimonio ce l’ha sei importante, ma per chi come me deve costruirlo sei fondamentale”. Da quando ha conciato a capire e a scrivere in stampatello ha voluto quattro salvadanai di grandezze diverse sui quali ha scritto Casa – Auto – Fumetti – Videogiochi. In base al valore dei soldi che riceveva decideva dove imbucarli, consapevole che per l’obiettivo Casa era necessario risparmiare di più. A otto anni stanco di dover trasferire i salvadanai da una casa all’altra dei nonni per non lasciarli incustoditi durante le ferie e le vacanze, ci ha chiesto una prepagata. Da quel momento ho compreso che: il benessere inteso come star bene, anche finanziariamente, è un percorso che nasce e si sviluppa in casa; la diffusione della conoscenza economico-finanziaria è la strada da percorrere per donare alle persone la consapevolezza delle proprie azioni rendendole libere di scegliere il meglio per sé e per chi si ama; l’intelligenza emotiva e l’umanità nel porre le domande sono le caratteristiche richieste al consulente finanziario patrimoniale del futuro per una pianificazione tattico-strategica e dinamica degli obiettivi di vita e oltre.
Scrivo questo in una calda domenica di agosto seduta alla mia workstation, mentre Tato – nerd appassionato di videogiochi e buona musica che ascolta solo in vinile, collezionista di fumenti che divora in un giorno, cinefilo già a 5 anni, C2 già a sedici anni, maturità scientifica con lode a luglio…- è in salone con il suo compagno di viaggio Dario a interpretare un dialogo tratto dalla tragicommedia “Rosencrantz e Guildernstern sono morti”* per superare i provini e agguantare un altro suo obiettivo, entrare in una delle accademie teatrali più acclarate d’Italia per poi traguardare il suo più grande desiderio: diventare doppiatore.
Alla mia domanda Tato stai pensando al tuo piano B? La sua risposta: il mio piano B è il piano A. Dopo qualche giorno ha illustrato minuziosamente a me e al papà l’alternativa in attesa dei provini dell’anno prossimo. Frequenterà un’accademia a Napoli e si iscriverà all’Orientale per studiare giapponese e coreano. Un bravo doppiatore è prima un ottimo adottatore.
Le giuste domande rendono le persone esperte dei loro obiettivi e determinate nel raggiungerli, consapevoli che il fallimento è l’altra faccia del successo.
Perché ti racconto tutto questo? Come genitrice di Tato, a lui così piace chiamarmi, ho sviluppato un’attenzione particolare per le nuove generazioni mi piace confrontarmi, relazionarmi e imparare da loro. Sono fonte inesauribile di entusiasmo, creatività, ambizione e umanità. Amo lavorare in TEAM con colleghe e colleghi giovani, così facendo mi assicuro un punto di vista differente e un promemoria: voglio occuparmi e non pre|occuparmi delle persone che affianco e assisto. Credo nei TEAM orizzontali, quelli dove ognuno porta il suo talento in un gioco non a somma zero.
Ora sono certa che cominci a capire perché ho scelto di rivisitare il titolo di un mito del panorama musicale contemporaneo. Da una grande fan delle nuove generazioni e con il bi|sogno primario di essere utile alle persone, soprattutto alle più giovani, voglio e devo conquistare la loro fiducia affiancandole, comprendendole e solo dopo agire assieme, consapevole del mio valore aggiunto e del mio ruolo sociale.
Il tutto ti sarà ancora più chiaro ora che mi costituiscono e ti informo della mia fissa per le parole energetiche, i giochi di parole e l’etimologia.
Relazione dal latino referre – riferire – portare a – portare verso, dunque la relazione è un’azione che si compie da me a te e viceversa ecco perché: Io per Te, Tu per Me.
Ora caro collega, scoperto l’arcano voglio ricordarti che dal 12 settembre al 2 ottobre puoi agire il tuo primario diritto-dovere e se pensi che Lista 2 – Professione Ruolo Associazione – possa essere l’amplificatore delle tue esigenze canta assieme a me! Sostienici e votaci!
*Curiosità: nel 1990 l’opera diventa un film diretto dallo stesso Stoppard e Leone d’Oro a Venezia
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