L’Educazione finanziaria e le sue implicazioni sulla cittadinanza e nella professione di Consulente Finanziario.

Nicola Petruzzelli

Vorrei sottoporre alla vostra attenzione queste mie riflessioni sul tema dell’Educazione Finanziaria iniziando con una domanda: quanto pesa l’educazione finanziaria nella percezione della nostra professione di consulenti finanziari? Secondo me e secondo centinaia di formatori Anasf quotidianamente impegnati come volontari su questo fronte, pesa tantissimo. Certamente servono molte ore sottratte al tempo libero, alle proprie famiglie e a volte anche al lavoro e non tutti i colleghi sono disposti a questi sacrifici. Certamente servono capacità tecniche e comunicative di una certa rilevanza che invece ritengo patrimonio di tutta la categoria dei consulenti finanziari poiché imprescindibili anche per lo svolgimento della professione.

I benefici per gli adulti e gli studenti, a cui l’educazione finanziaria si rivolge, sono così rilevanti da aver indotto i vari governi che si sono succeduti a indire il mese dell’educazione finanziaria e a rendere disponibili per la cittadinanza siti quali “quellocheconta.gov.it”. L’Educazione Finanziaria pertanto conta eccome!

L’inverno demografico che stiamo vivendo e l’invecchiamento della popolazione che ne consegue mettono il nostro sistema di welfare di fronte a sfide che per essere vinte richiedono che tutti i cittadini sviluppino competenze di base in ambito finanziario per poter effettuare scelte consapevoli su temi quali il risparmio e la pianificazione finanziaria necessaria al raggiungimento dei propri obiettivi di vita, compreso quello di una buona qualità della vita anche nella fase di pensionamento.

Il RUOLO sociale del consulente viene pertanto molto ben definito nell’accompagnare i cittadini in questo upgrade conoscitivo a beneficio anche della percezione all’esterno della nostra PROFESSIONE oltre che della società intera. Entrambi, ruolo e professione, sono il campo di azione della nostra ASSOCIAZIONE.

Occuparsi di educazione finanziaria per un professionista della consulenza, significa inoltre rivedere concetti e contenuti che migliorano le conoscenze e l’agire etico a cui da sempre la nostra associazione, l’Anasf, si ispira per le linee guida della professione di Consulente Finanziario. Tutto questo aggiornamento continuo “sul campo” da parte dei Consulenti Finanziari formatori Anasf non può che avere ricadute positive su quel bagaglio di competenze che quotidianamente come professionisti utilizziamo con i risparmiatori.

Affinché il ruolo sociale del consulente possa affermarsi a tutto tondo, sempre più colleghi saranno chiamati a dare il loro contributo. Tutte le categorie di consulenti finanziari possono portare contenuti utili nel settore dell’educazione finanziaria come ho avuto modo di constatare nella mia attività di docente della scuola dei formatori Anasf e di Responsabile Territoriale dell’Educazione Finanziaria Anasf Puglia. Se i veterani della professione portano la loro pluridecennale esperienza, i giovani possono contribuire con la loro maggior energia e le competenze da nativi digitali. Le donne, ancora troppo poche ma sempre più di successo nella nostra professione, con la loro innata empatia e comunicativa riescono a trasferire facilmente anche i passaggi tecnicamente più complessi.

Per queste motivazioni la Lista2 – PROFESSIONE, RUOLO, ASSOCIAZIONE vede nel ruolo sociale del Consulente Finanziario uno dei pilastri per accrescere le competenze in ambito finanziario della cittadinanza, migliorando al contempo la percezione dei professionisti che se ne occupano e della categoria che rappresentano, una categoria ormai da tempo costituita da veri e propri consulenti patrimoniali che devono in alcune circostanze e presso alcuni strati della popolazione ancora liberarsi da quell’idea di venditori a cui fino a non troppi anni addietro era associata la professione. Il vostro voto ci darà forza per continuare a migliorare in questa direzione.

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